Chapter – M. Kubas, Osservazioni su alcune laude (psuedo-)iacoponiche tradotte in polacco (2021)
M.M. Kubas, Osservazioni su alcune laude (psuedo-)iacoponiche tradotte in polacco, in Sonia Maura Barillari e Martina di Febo (a cura di), Rivolta: miti e pratiche dell’essere contro, Arenzano (GE), VirtuosaMente, 2021, pp. 317-329. ISBN: 978-88-98500-38-3.
Abstract
La trasgressività è un carattere forte della scrittura mistica: secondo Michel de Certeau i documenti legati al misticismo hanno sempre destato un sospetto delle gerarchie ecclesiastiche. Tuttavia, nel misticismo i tratti di protesta o indicazioni su come cambiare la realtà secondo il volere divino vanno sempre contestualizzati in una cornice storica e socio-culturale. Date la situazione politica e le circostanze in cui visse, rivolta o controcondotta – intese alla maniera foucaultiana – rappresentano un carattere importante della poetica di Jacopone da Todi. Ma di un insieme tardo-duecentesco, con i suoi riferimenti polemici e i connotati lirici, cosa può rimanere in una traduzione eseguita nel Novecento? Nel nostro contributo analizziamo due laude pseudo-iacoponiche proposte nel 1987 in una raccolta polacca di scritti spirituali d’ispirazione francescana intitolata “Antologia mistyków franciszkańskich” (a cura di Salezy Kafel). Per de Certeau la citazione depotenzia il discorso del mistico inserendolo all’interno del discorso dogmatico-teologico ufficiale della chiesa; la traduzione, invece, quali strategie sceglie per proporre all’uomo contemporaneo un pensiero trasgressivo, sì, ma molto datato? Prendendo in considerazione l’orizzonte d’attesa e la cultura spirituale di un lettore distante nel tempo e nello spazio vedremo come il traduttore abbia reso la carica polemica della poesia in questione, quali tratti sono rinforzati e quali altri ridotti o cancellati, in che modo vengono impostati i caratteri principali della ricezione moderna della lauda iacoponica in Polonia.